MASSIMO BITONCI

© Massimo Bitonci

Vicini al testo per l'equo compenso delle professioni non ordinistiche

2025-07-12 23:02

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Vicini al testo per l'equo compenso delle professioni non ordinistiche

(ANSA) - ROMA, 25 GIU - "Il tavolo tecnico che si è svolto ieri segna un passo decisivo verso il completamento del decreto attuativo previsto dalla Legge 49 del 2023, che garantirà criteri omogenei e trasparenti nei rapporti tra professionisti e committenti forti come Pubblica amministrazione, banche e assicurazioni". Lo dichiara, in una nota, il sottosegretario al ministero delle Imprese e del Made in Italy Massimo Bitonci, dopo l'incontro sul nuovo regolamento per l'equo compenso e sull'aggiornamento della legge 4/2013 (la norma sui professionisti non ordinistici). "Parliamo di professionisti qualificati - prosegue - che rappresentano un segmento importante del mercato del lavoro. Il decreto definirà compensi minimi con parametri oggettivi, basati su complessità dell'incarico, urgenza della prestazione, esperienza e valore per il committente, attraverso una struttura tabellare chiara, con livelli standard e coefficienti di difficoltà: un sistema serio, trasparente e misurabile". La bozza del provvedimento, elaborata dopo l'analisi di oltre cento osservazioni inviate da più di 380 associazioni professionali, copre un'ampia gamma di attività, dalle funzioni generiche a quelle più specialistiche. "Sono, inoltre, previste maggiorazioni in caso di urgenza, incarichi particolarmente complessi e possesso di attestazioni professionali e certificazioni Uni", precisa il sottosegretario. Ora, aggiunge Bitonci, "è fondamentale proseguire con un tavolo permanente, che consenta di monitorare l'efficacia del sistema, aggiornare le tabelle e includere nuove figure professionali, in particolare quelle legate all'innovazione e all'intelligenza artificiale". Durante la riunione è emersa anche l'esigenza di intervenire sulla legge 4/2013. "In fase di riforma - conclude Bitonci - sarà essenziale rafforzare il ruolo del dicastero come autorità di regolazione e vigilanza, valorizzare il sistema delle attestazioni, il dialogo con le associazioni professionali e il coordinamento con gli enti di normazione. Il nostro obiettivo resta quello di superare gli squilibri contrattuali e riconoscere piena dignità a tutte le professionalità, anche a quelle finora escluse".





















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