Bitonci incontra il Presidente dei Commercialisti de Nuccio

ROMA, 21 FEB. - “I Dottori Commercialisti e gli Esperti Contabili rivestono un ruolo centrale come consulenti delle materie economiche-fiscali delle imprese, e possono fornire importanti spunti alla Riforma Fiscale e al Disegno di Legge delega Incentivi. Il loro apporto da tecnici del settore, può diventare punto cardinale per lo sviluppo del Sistema Impresa, per la semplificazioni e la sburocratizzazione del rapporto Fisco-Imprese”. Questo è stato il tema dell’incontro che si è svolto oggi tra il Presidente del Consiglio nazionale dottori commercialisti ed esperti contabili, Elbano de Nuccio ed il Sottosegretario alle Imprese e made in Italy Massimo Bitonci, anch’egli Dottore Commercialista. “L’interlocuzione tra i professionisti dell’economia e questo Ministero è imprescindibile, i Commercialisti quotidianamente accompagnano il mondo delle imprese e le supportano anche nel superamento di situazione di crisi, a tutela della continuità aziendale. Conclude Bitonci: “Mi gioverò di questa importante collaborazione e ritengo molto positiva la disponibilità del Presidente e delle proposte avanzate, che saranno oggetto d’importanti riforme e modifiche del sistema tributario, che necessità di una completa revisione”. 

DDL incentivi semplifica e rende efficaci aiuti

(ANSA) - ROMA, 21 FEB - "Si tratta di un disegno di legge di riordino complessivo degli incentivi che punta alla semplificazione e alla sburocratizzazione anche attraverso lo strumento di un portale unico, di facile consultazione". Così il sottosegretario al ministero delle imprese e del Made in Italy, Massimo BITONCI, anticipa alcuni dei contenuti del disegno di legge delega sugli incentivi al quale ha lavorato in prima persona che è pronto per approdare sul tavolo del prossimo Consiglio dei ministri. La legge delega, che dovrà poi essere resa operativa attraverso i decreti attuativi, punta a una "riduzione del numero degli incentivi in linea anche con la politica industriale che vuole attuare il governo e tenendo conto del tiraggio, di quanto in questi anni abbiano funzionato o meno". Tra le macro-aree sulle base delle quali si raggrupperanno gli incentivi: la ricerca e lo sviluppo, la formazione, l'innovazione e l'efficientamento energetico ma anche l'imprenditoria femminile e giovanile. Ci sarà inoltre un "coordinamento con gli incentivi delle Regioni". Un'altra novità del provvedimento, infine, riguarda la certificazione preventiva "in questa maniera, tra l'altro - spiega BITONCI - si fa in modo che l'incentivo non sia soggetto a contestazioni successive. Una misura che avrebbe dovuto essere inserita fin dall'inizio anche nel superbonus".

Contrastare il divario digitale

(AGI) - Roma, 16 feb. - "Dobbiamo efficientare il sistema Paese facendo si' che tutti abbiano accesso ai servizi digitali, eliminando il digital divide che crea disuguaglianze sociali. Siamo a lavoro per la creazione di una rete delle telecomunicazioni capillare e diffusa, che consenta al Paese di raggiungere gli obiettivi che si e' prefisso in un sistema ad alta competitivita' internazionale, salvaguardando i livelli occupazionali e agevolando i nostri cittadini e le nostre imprese". Lo ha affermato il sottosegretario delle imprese e del Made in Italy, Massimo Bitonci, rispondendo nella nona Commissione alla Camera ad un'interrogazione parlamentare sul tema. "Il digital - aggiunge - interessa tutti i comuni italiani, ed e' stato affrontato con la Strategia Italiana per la banda ultra larga i cui interventi sono in corso di attuazione. Attualmente, sono previsti investimenti per la realizzazione di nuove infrastrutture a banda ultra larga per imprese e ai cittadini (3.863,5 milioni); per nuove infrastrutture di telecomunicazioni (2.020 milioni) per le scuole (261 milioni), per la sanita' (501,5 milioni) e collegamenti per le 21 isole minori. Il PNRR rappresenta dunque un'opportunità per modernizzare le reti e per rendere il settore delle telecomunicazioni focale allo sviluppo del Paese, a sostegno della domanda; in particolare il Ministero delle Imprese e del Made in Italy agevola la connettività di cittadini, imprese e professionisti attraverso l'erogazione di voucher", ha concluso. 

Intelligenza artificiale interesse prioritario del Governo

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma,16 feb. - "Il ministero delle Imprese e del Made in Italy è impegnato nel sostegno al digitale attraverso progetti a supporto di intelligenza artificiale, IoT, blockchain, reti di nuova generazione e tecnologie quantistiche". Lo ha affermato il sottosegretario Massimo Bitonci assicurando che "le tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale, sono interesse prioritario del Governo". Il sottosegretario è intervenuto sul tema alla Camera, in risposta a un'interrogazione in commissione Trasporti e Telecomunicazioni, dove ha ricordato che "nello specifico, nel 2020 e nel 2023 sono stati destinati 120 milioni per i progetti presentati dalle Amministrazioni comunali oggetto di sperimentazione 5G, per sostenere il trasferimento tecnologico verso le piccole e medie imprese; attualmente è in corso la definizione un nuovo bando". Il Ministero, ha aggiunto Bitonci, "sta ripensando all’attuale assetto delle fondazioni di ricerca e sviluppo sulle quali esercita una vigilanza diretta e sta procedendo alla costituzione del Centro Italiano Automotive, con sede a Torino, un'infrastruttura di ricerca e innovazione che utilizzerà i metodi dell'intelligenza artificiale e sarà competente sui temi tecnologici e sugli ambiti applicativi relativi alla manifattura nei settori dell'automotive e aerospaziale, in conformità al processo d’Industria 4.0”

ANIASA incontra il Sottosegretario del MIMIT Massimo Bitonci

Roma, 15 febbraio 2023 - “Auspichiamo che nel 2023 vengano riconosciuti per intero gli eco-incentivi anche per chi noleggia auto, al pari di chi le acquista. Confidiamo che il nuovo Governo possa mettere mano a una revisione della tassazione sull’auto aziendale nel nostro Paese, partendo da un allineamento al resto d’Europa sulla deducibilità dei costi delle vetture”.

Sono queste in sintesi le due principali richieste avanzate dal Presidente ANIASA (l’Associazione che rappresenta in Confindustria il settore dei servizi di mobilità) Alberto Viano al Sottosegretario del Ministero delle Imprese e del Made in Italy Massimo Bitonci nel corso di un incontro avvenuto oggi negli uffici del Ministero.

Il Presidente Viano ha evidenziato come i dati del mercato automotive del 2022, nonostante il continuo stop&go dettato dagli annunci di incentivi e dalle successive modifiche della normativa, ribadiscono il ruolo decisivo del comparto del noleggio nella diffusione di veicoli a basse emissioni: il settore ha immatricolato il 56% delle vetture ibride plug-in sul mercato e il 30% delle elettriche. Senza contare la funzione strategica del settore nell’immissione in circolazione di vetture usate di ultima generazione, economicamente più accessibili.

Il noleggio ha per sua natura un ruolo strategico nella diffusione di veicoli elettrici ed ibridi nel nostro Paese. Auspichiamo che nel 2023 si possa equiparare al 100% il sostegno degli incentivi anche per chi noleggia una vettura elettrica (oggi fermo al 50%), al pari di chi l’acquista. Una decisione che provocherebbe un’immediata scossa nelle immatricolazioni di questi veicoli, invertendo il trend negativo dello scorso anno che condanna il nostro Paese, unico in Europa a un ruolo finora marginale nel processo di elettrificazione del parco auto e accelerando la diffusione di questi mezzi nel circolante”, ha commentato il Presidente ANIASA – Alberto Viano

Il confronto tra l’Associazione e il Sottosegretario si è poi spostato sul tema della fiscalità dell’auto aziendale e in particolare sulla deducibilità dei costi. Occorre oggi aggiornare i valori di riferimento fissati nel lontano 1998 in base ad un costo medio per veicolo di 18.000 €: un valore che, dopo ben 25 anni, risulta ampiamente superato dalle naturali dinamiche dei costi industriali. Si tratta di portare tale limite ad almeno 25.000 €, così come di recente è avvenuto per le auto utilizzate da agenti di commercio. Va poi considerata che, a seguito della Riforma Fornero, la percentuale di deducibilità è scesa dal 40% al 20%.

E’ ora di mettere mano a una riforma complessiva e non ideologica sulla tassazione relativa all’auto aziendale. Il grave disallineamento in ambito UE ha come conseguenza una situazione di minor competitività delle aziende nazionali (in particolare per l’export) rispetto alle concorrenti europee su un asset così rilevante come l’auto aziendale. Il gap appare ancora più evidente se si raffronta la tassazione su un’auto aziendale media in Italia e negli altri Paesi UE (prezzo indicativo con IVA di 30.000 €): in Italia si possono dedurre costi complessivi pari a 3.615 euro, contro i 25.210 euro della Germania, i 23.700 della Spagna e i 18.000 di Francia e Germania. La disparità grava pesantemente sul mercato dell’auto aziendale, schiacciando le potenzialità economiche e danneggiando la competitività delle nostre imprese, che sostengono un maggior costo nella produzione di beni e servizi rispetto ai competitor EU”, ha concluso Alberto Viano.

Il Sottosegretario ha mostrato grande interesse per i temi affrontati, negli ultimi anni già al centro di alcune sue iniziative, e si è impegnato a portare le istanze dell’Associazione nel dibattito governativo.